Quando una persona fantasiosa finisce in un guaio mentale, la linea di demarcazione tra sembrare ed essere ha la peculiare tendenza a scomparire

Stephen King apre le danze della sessione libri sul mio blog. Ho un debole per questo scrittore, che in un modo e nell’altro mi travolge con i suoi romanzi. Il primo libro che lessi di King fu THE DOME, tradotto La cupola, di cui hanno fatto una serie. In realtà con le opere di King hanno fatto sia serie che film. Ma sia di the dome che dei suoi film e serie ne parlerò in un altro post.
Oggi parlerò di MUCCHIO D’OSSA, uno di una serie di libri per cui ho perso la capoccia. In codesto romanzo King tratta tematiche molto importanti: il razzismo, l’odio, il disprezzo, l’amore e non meno importante la morte.
La storia è incentrata su Mike Noonan, uno rinomato autore di romanzi che a causa del perimento improvviso della moglie, per via di un malessere, gli viene il blocco dello scrittore. La decisione di recarsi da Derry ( King intreccerà diversi romanzi a Derry, di cui tutti conosciamo il più famoso IT) a Sara Laughs, la casa sul lago che cela un misterioso omicidio, è quello di trovare pace per riprendere a scrivere. Lì Noonan conoscerà Mattie e Kyra Devor, cognata e nipote di Max Devor un uomo molto influente nella società, con una ricchezza tale che gli da più potere degli altri tra i popolani. Devor era sempre stato contrario al matrimonio tra Mattie e suo figlio, e l’odio e la rabbia farà in modo che lui la trascinerà in tribunale per strapparle la figlia e diventare tutore della nipote, e questo farà sì che Noonan metterà in rischio se stesso pur di aiutarla. Ma la morte si porterà via Devon, dando a Mike, Mattie e Kira una parvenza di serenità che non è altro che l’inizio di un incubo.
Un senso di mistero mi invase il cuore e la mente, quella percezione del mondo come una pelle sottile su organi e ossa sconosciuto
Morale: il libro è uno dei miei preferiti, scorrevole, coinvolgente. King come sempre solo lui sa fare descrive molto bene il comportamento dell’uomo di fronte alle tematiche sopracitate: odio, amore,rabbia, rancore e si scoprirà anche il razzismo. I personaggi sono molto ben descritti e trattati e ciò permette al lettore di immedesimarsi molto in essi e di provare i loro sentimenti. È un libro che consiglio molto come primo approccio a King.
Voto: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️