Leggende e Folklore: Bloody Mary

Le leggende nascono dalle storie tramandate dai nostri avi nel tempo, negli anni, nei secoli, la cui nascita è celata dal mistero. Racconti che hanno una base di verità, fatti realmente accaduti, che si amalgamano con la cultura popolare, riprendendo le paure che da sempre sono parte della società. Vengono conservate e tramandate nel tempo tramite libri, film, serie tv, esattamente come Bloody Mary. Ma chi è Bloody Mary?

La sua leggenda pare avere origini reali. Molti avvenimenti strani e traumatici si aggirano attorno al mito: si narra di una strega di nome Mary Worth bruciata viva sul rogo, di una Mary perita in un tragico incidente d’auto di un’altra accoltellata dal marito impazzito.

Ma andando indietro nel tempo, la storia più antica di sempre, che potrebbe essere quella autentica, risale alla fine del 1800, dove una ragazza adolescente, di nome Mary, si ammalò di difterite. Erano tempi oscuri per la medicina, molto retrò, morire per malattia a quei tempi era la quotidianità. Il padre medico, cercò con ogni mezzo di curare la figlia, ma invano. Le sue possibilità di guarigione erano minime, quasi nulla, come il suo risveglio. La decisione presa dai genitori era tragica, ma anche necessaria, essendo la difterite una malattia causata da un batterio particolarmente contagioso, di seppellirla, incosciente, ma viva.

La madre legò al braccio della figlia una nastrino con la campanella fuori dalla sepoltura. Un’usanza molto comune a quei tempi, molti venivano considerati morti e poi erano vivi e morivano nella bara. Muovendo il braccio con la campanella il guardiano dei cimitero li sentiva e li diseppelliva, salvando la loro vita.

Ma non andò cosi per Mary. La madre volle dormire vicino alla bara, nel caso la sua piccola si fosse risvegliata, ma il marito convinto che le possibilità erano pari a zero, somministrò alla moglie dei sonniferi e li assunse anche lui. Il giorno successivo videro la tragedia. Il campanellino era a terra, e disseppellendo la bara trovarono la loro figlia ricoperta di sangue, con le dita scheletriche senza unghie ne carne per la disperata ricerca di aprire la bara, presa dalla disperazione e dalla paura.

Una morte atroce, violenta e intrisa di paura di cui ogni leggenda, ogni storia si nutre. Il giorno seguente trovarono il padre morto, con un espressione terrorizzata sul volto come se avesse visto qualcosa di orribile e lo specchio del bagno rotto.

Alcuni collegamenti storici che riguarda questa leggenda, fa riferimento a Maria I Tudor, figlia di Enrico VIII e Caterina d’Aragona. Maria fu regina d’Inghilterra e d’Irlanda dal 1553 e 1558. E in questo periodo storico dove sedeva sul trono che le venne dato il nome di Mary la sanguinaria, in quanto lei durante i suoi cinque anni di potere fece guerre, uccise gli oppositori con la decapitazione, cercò di ripristinare il cattolicesimo in un’Inghilterra ormai protestante, trasformando la sua immagine in una donna dura e sanguinaria.

La leggenda nei nostri giorni è vista come una prova di coraggio tra ragazzi adolescenti, che di fronte ad uno specchio evocano lo spirito dicendo il suo nome tre volte. C’è chi sostiene che lo spiriti uccida senza nessuna pietà il suo evocatore e chi invece sostiene che gli mostri il futuro. Ad ogni modo, come ogni leggenda si rispetti lo scopo e di intrattenere con la paura e con l’adrenalina le persone che ascoltano questa storia, diventando così un folklore occidentale.

Voi conoscevate questa leggenda? Fatemelo sapere nei commenti. Alla prossima!!

Cloudlessb

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